Snapchat: come funziona e perché continua a conquistare la Gen Z

Ti ricordi di Snapchat? Qualche anno fase sembrava essere destinato a diventare un vero e proprio must, poi è stato scavalcato da altre piattaforme di maggiore successo.

Tuttavia, anche se a prima vista potrebbe sembrare un social vecchio e superato, la realtà è completamente diversa, perché questa applicazione continua ad essere ben presente nelle abitudini di comunicazione della Gen Z, con più di 750 milioni di utenti attivi mensili.

Ma per quale motivi?

A ben vedere, Snapchat ha probabilmente compreso prima e meglio di altri che la comunicazione dei giovani doveva essere autentica e spontanea.

Per questo, ha inventato concetti che oggi diamo per scontati, come le stories, i filtri AR, la geolocalizzazione sociale, e non solo.

Ciò che però contraddistingue in modo ancora più rilevante Snapchat sono le sue funzionalità. E proprio da essere vogliamo partire per costruire il nostro percorso di avvicinamento alle caratteristiche di vantaggio di questa piattaforma.

Funzioni principali di Snapchat nel 2025

Diamo subito un’occhiata a quali sono le funzioni principali di Snapchat nel 2025, per conoscere più da vicino il protagonista del nostro odierno approfondimento.

Snap e Chat

La prima grande caratteristica funzionale sono gli Snap, definibile anche come il cuore pulsante dell’applicazione. Si tratta infatti di foto e video che tendono a scomparire dopo la visualizzazione, e che offrono delle caratteristiche avanzate come i timer personalizzabili, la possibilità di aggiungere musica, creare collage multipli, file vocali e altro ancora.

Di fianco agli Snap, troviamo l’altra funzione principale, le Chat: le chat integrate consentono infatti l’avvio e la gestione di conversazioni testuali tradizionali, ma con la caratteristica che i messaggi scompaiono dopo sole 24 ore (a meno che non si decida di salvarli). Inoltre, se si cerca di memorizzare i messaggi con degli screenshot, il tentativo di cattura sarà segnalato, creando così un ambiente di fiducia in cui costruire condivisioni più spontanee e autentiche.

Streak e Bitmoji

Le funzionalità di Snapchat sono tuttavia ben superiori a quanto sopra, anche se molte vengono sottovalutate.

Una di queste è rappresentata dalle Streak: quando ci si scambia diversi Snap per più giorni con un contatto, parte un conteggio che crea una connessione positiva tra due persone, spingendo a mantenere i contatti quotidiani con le persone più importanti.

Di rilievo sono anche i Bitmoji, un avatar personalizzato ben integrato su Snapchat, che appare su Snap Map, nei giochi, nelle chat, nelle pubblicità e in altre aree ancora della piattaforma, divenendo una sorta di alter ego digitale dell’utente.

Snap Map

A proposito di funzioni di interesse all’interno di Snapchat, non possiamo certamente dimenticarci della Snap Map, una mappa interattiva che consente di vedere dove sono i propri amici in tepo reale, creando così un ponte di connessione tra la socialità digitale e quella fisica. Dunque, non servono più coordinate da inviare via chat: basta aprire la mappa e vedere chi è in zona o, se lo si desidera, quali sono gli eventi locali che si potrebbe andare a vedere.

La funzionalità ha assunto tale rilievo che anche le aziende hanno iniziato a sfruttarla per delle strategie di marketing di prossimità. Naturalmente, Snapchat non dimentica l’importanza della privacy: puoi dunque scegliere chi può vedere la tua posizione, attivare la modalità fantasma o condividere la posizione solamente con alcuni amici specifici.

Spotlight

Per certi versi, non è errato definire Spotlight come la risposta di Snapchat a TikTok, con la differenza (non marginale) che i contenuti sono curati sia dall’algoritmo che dalla community. Quindi, è difficile che si farà uno scroll infinito, perché i contenuti che si vedranno saranno molto più prossimi di quanto si possa pensare ai propri interessi più genuini.

Per quanto concerne la monetizzazione, Snapchat paga i creator per contenuti virali, anche se i criteri sembrano essere più inclusivi rispetto a quanto non avvenga con altre piattaforma. Insomma, non è necessario essere un influencer affermato, perché basterà creare contenuti che generano un engagement immediato e autentico.

My AI

Scorrendo l’elenco delle principali funzionalità di Snapchat, non possiamo che soffermarci anche su My AI, che è l’assistente di intelligenza artificiale integrato direttamente nell’applicazione. Non è però un semplice chatbot: più che altro è qualificabile come un partner di conversazione che è in grado di ricordare le tue preferenze e di darti una mano quando sei a corto di creatività.

My AI è veramente un compagno indispensabile con cui trascorrere del tempo. Può ad esempio guardare le tue foto e commentarle, può suggerirti cosa fare in base alla tua posizione, può giocare con te e tanto altro ancora.

Lenti e realtà aumentata

Un cenno specifico è sicuramente attribuibile anche alle Lenti AR di Snapchat, che sono delle esperienze immersive digitali, considerato che ti permetteranno di provare virtualmente dei prodotti, trasformare il tuo ambiente circostante, giocare con oggetti digitali che sono sovrapposti al mondo reale.

Nel 2025 le Lenti sono state integrate fortemente con l’e-commerce. Puoi per esempio provare un paio di occhiali da sole virtualmente e poi comprarli direttamente dall’app. Oppure, puoi provare come sta un mobile d’arredo nel tuo salotto prima di ordinarlo.

Non solo: la piattaforma Lens Studio consente a chiunque di creare lenti personalizzate, aprendo così le porte alla creazione di contenuti AR per tutti.

Snapchat vs altri social media

Ora che conosciamo un po’ meglio Snapchat, può essere utile domandarsi quali siano i rapporti tra questo social media e i suoi concorrenti. Abbiamo messo in paragone il protagonista della nostra guida odierna con i suoi principali competitor. Vediamo come è andata.

Snapchat vs Instagram

Cominciamo da un confronto tra Snapchat e Instagram, il social network fotografico per eccellenza. Da un punto di vista della percezione collettiva, i contenuti su Instagram sono valutati come più orientati alla perfezione dell’immagine, mentre su Snapchat sembrano prevalere i contenuti più genuini, i momenti reali da condividere con le cerchie più strette. Insomma, Instagram è l’equivalente di un diario pubblico, Snapchat di un diario intimo.

Un’altra differenza sembra risiedere nel diverso pubblico. Instagram è una piattaforma più cross-generazionale, mentre Snapchat sembra orientata principalmente su Gen Z e Millennial.

Snapchat vs TikTok

Un altro confronto utile è quello tra Snapchat e TikTok. Quest’ultima applicazione è intrattenimento di tipo passivo, mentre Snapchat è comunicazione attiva. Su TikTok si fruiscono contenuti prevalentemente di sconosciuti, mentre su Snapchat si comunica con persone che si conoscono.

Cambia anche l’algoritmo. Quello di TikTok è progettato per l’addiction, mentre quello di Snapchat punta alla connessione. È anche per questo motivo che TikTok tende a incollare gli utenti per diverse ore, mentre Snapchat sembra preferire interazioni più brevi, di pochi minuti, ma per più volte al giorno, dando così vita a un modello di engagement che è completamente diverso da quello di TikTok.

Snapchat vs BeReal

Un altro paragone ricco di spunti è quello tra Snapchat e BeReal. Per certi versi BeReal ha tentato di prendere ispirazione del carattere di autenticità tipico di Snapchat, ma lo ha fatto in modo che per alcuni sembra essere più forzato e meno autentico.

BeReal è dunque un esperimento interessante ma più limitato: una foto al giorno non basta per mantenere connessioni significative, mentre Snapchat sembra favorire la nascita e lo sviluppo di un ecosistema completo di comunicazione autentica.

Il posizionamento unico di Snapchat

Da quanto sopra dovrebbe emergere in modo chiaro una cosa: Snapchat ha trovato il suo posizionamento unico e sembra tutelarlo molto bene. Non ha alcuna propensione prioritaria per l’attenzione pubblica, preferendo invece la comunicazione privata. Possiamo dunque definirlo come una sorta di WhatsApp della Gen Z, ma con funzionalità diverse.

Il posizionamento è dunque sostenibile, poiché difficile da replicare: serve un ecosistema maturo, una community fidata, tecnologie avanzate che, naturalmente, non è facile improvvisare.

Cultura visuale ed effimera

Fin qui, qualche sguardo approfondito ma discreto su Snapchat, sulle sue funzionalità e sulle sue potenzialità. Proviamo ora a farne una valutazione più critica, soffermandoci su alcuni aspetti di dettaglio.

La comunicazione fotografica come linguaggio nativo

Per la Gen Z, una foto vale più di mille parole. E non è certo un modo di dire, bensì una realtà quotidiana che tutti coloro i quali si interfacciano con gli appartenenti a questa generazione sanno molto bene. Snapchat ha capito che le nuove generazioni pensano per immagini e non per testi, e che un selfie con un’espressione comunica più di un messaggio scritto.

Proprio per questo motivo è possibile affermare con lecita ragionevolezza che la fotografia che si può fare e condividere su Snapchat è vera e propria conversazione. E, come abbiamo già detto riferendoci alla genuinità, non serve certo che sia bella, bensì che sia espressiva. Un selfie sfocato può essere più comunicativo di una foto perfetta di Instagram.

Su Snapchat, questo ricorso al linguaggio visuale si è ben evoluto in una sorta di codice culturale: angolazioni specifiche significano emozioni specifiche, filtri diversi trasmettono mood diversi. È un linguaggio che i Millennial faticano a decifrare ma che per la Gen Z è nativo e, come tale, proprio del loro modo di esprimersi.

L’effimero come valore sociale

In qualche passaggio del nostro approfondimento dovrebbe essere già emerso in modo chiaro come l’effimero che emerge da Snapchat sia una caratteristica tipica di questo sistema, ma non certo necessariamente un difetto, anzi.

In un mondo dove tutto viene registrato e giudicato, Snapchat offre uno spazio sicuro per essere imperfetti. È dunque possibile condividere momenti imbarazzanti, pensieri stupidi, foto orribili perché sai che spariranno entro breve tempo. La temporaneità, a sua volta, può creare una condizione di vera intimità: quando sai che qualcosa sparirà, ti comporti in modo più autentico. Insomma, è esattamente il contrario del “tutto per sempre” del web tradizionale.

Il richiamo all’effimero ha anche ridefinito il valore stesso dell’attenzione: se infatti su altri social network si lotta per likes che durano per sempre, su Snapchat si è consapevoli che hai l’attenzione piena ma temporanea di qualcuno. Insomma, è molto più prezioso un messaggio visto al momento giusto che cento likes casuali.

Ebbene, la Gen Z ha capito che l’autenticità nasce dalla possibilità di sbagliare senza conseguenze permanenti. Snapchat offre questo spazio sicuro dove puoi essere te stesso senza filtri (ironico per un’app piena di filtri digitali).

Caratteristiche che rendono Snapchat qualcosa in più di un social network, un’evoluzione culturale che ha avuto il merito di anticipare bisogni latenti di comunicazione autentica, privacy attiva, tecnologia invisibile.

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