Come trovare gli early adopter per una startup

Trovare degli early adopter, per uno startupper, è un punto strategico che segna il confine netto tra un’idea destinata a rimanere nel cassetto e un progetto capace di spiccare il volo, di uscire fuori dal mercato di nicchia.

Se anche tu vuoi aprire una startup con il giusto approccio, e ti stai chiedendo come fare per costruire fin da subito il tuo successo, leggendo questo articolo capirai quanto gli early adopter siano utenti fondamentali per il tuo business.

Saperli riconoscere e raggiungere, coinvolgerli in modo che non solo abbraccino per primi le novità, ma diventino protagonisti nello sviluppo del prodotto non è facile, eppure è indispensabile.

Vediamo come fare nella pratica, senza fronzoli o giri di parole.

Chi sono gli early adopter e perché sono cruciali?

Gli early adopter sono utenti pronti a sperimentare soluzioni innovative in uno stadio ancora non concluso o definitivo. Un early adopter è uno sperimentatore, con una propensione al rischio calcolato e una grande curiosità: tutte caratteristiche chiave per il collaudo delle prime versioni di un qualsiasi prodotto o servizio.

La loro importanza non risiede nella quantità ma è tutta nella qualità: sono utenti che possono esercitare una determinata influenza sulle proprie reti sociali e/o professionali. Determinano quindi la diretta capacità di espansione di una startup sul mercato.

Interagendo direttamente con un software o un servizio hanno la capacità e le giuste conoscenze per fornire feedback accurati e incidere quindi sulla roadmap di sviluppo. Possiamo quindi dire che questi tipi di utenti sono come dei partner di validazione del prodotto e co-creativi capaci di collaborare con i team di sviluppo.

Il valore strategico degli early adopter

i feedback di un early adopter sono strumenti unici di miglioramento.

Il valore strategico di questi utenti risiede principalmente nella loro capacità di fornire feedback dettagliati e tempestivi, essenziali durante le prime fasi di vita di una startup. In queta fase infatti ogni caratteristica aggiunta, smussata, eliminata può mutare il destino finale del progetto.

Un early adopter, grazie alle sue indicazioni può essere un vero facilitatore per te che vuoi lanciare una innovazione sul mercato. Sono molte le cose in cui questo tipo di utente può aiutarti, eccone alcune:

  • Affinare l’usabilità di un prodotto/servizio;
  • Individuare nicchie di mercato alle quali non avevi pensato;
  • Correggere bug;
  • Evitare investimenti in feature che non sono capaci di  interessare l’utente finale.

Inoltre, le testimonianze di questi innovatori e le recensioni genuine che possono fare diventano il tuo primo strumento di marketing e diffusione. Proprio per il loro interessamento in prima persona durante lo sviluppo, e il loro status di innovatori e conoscitori, le opinioni di questi utenti sono tenute in gran conto da clienti e partner commerciali.

Trovare e coinvolgere i giusti early adopter è allora un modo per passare al mercato di massa evitando di stagnare all’interno di una nicchia innovativa, spesso invisibile.

Caratteristiche chiave degli early adopter

Gli early adopter sono professionisti esperti e/o appassionati di un settore specifico e sono in possesso di elevate competenze in ambito digitale e di una visione proiettata al futuro. Sono individui curiosi e ciò li porta a individuare precocemente le tecnologie emergenti, sono utenti convinti che l’adozione rapida offra vantaggi in termini di:

  • Riconoscimento professionale;
  • Competitività;
  • Efficienza operativa.

Se ben indirizzati possono dedicare tanto tempo alla sperimentazione, partecipare a beta test e beta programmi e sono capaci di fornire un flusso continuo di suggerimenti mirati e specifici.

Gli early adopter agiscono perché vogliono distinguersi agli occhi del loro network, si vogliono posizionare come innovatori e hanno spesso piacere nell’influenzare lo sviluppo di un prodotto.

Questo vuol dire che se attentamente stimolati possono diventare utenti estremamente motivati e coinvolti. Questi personaggi autorevoli all’interno delle proprie nicchie professionali possono ampliare la portata di una startup che sa ben integrarli nel processo di evoluzione.

Infatti, sono spiccate le capacità relazionali che chiudono il profilo di un early adopter ideale: hanno legami che si estendono oltre il singolo ambito lavorativo e sono riconosciuti e conosciuti all’interno delle proprie nicchie.

A questo capitale di relazioni durature e di valore uno startupper dovrebbe rivolgersi per amplificare il proprio messaggio, attrarre tester e utenti. In questo modo potrà creare e consolidare la propria reputazione sul mercato.

Il loro ruolo nel ciclo di vita di un prodotto innovativo

early adopter e focus group

Nel percorso di vita che conduce un’idea dal semplice anonimato alla sua diffusione commerciale (e al potenziale successo), gli early adopter hanno una posizione strategica compresa tra l’introduzione nel mercato e la crescita esponenziale.

Superata la prima fase di testing sono questi utenti, infatti, a dare una forma concreta alla tua proposta, permettendoti di raggiungere quella massa critica indispensabile per l’espansione globale.

Nel processo sono quindi veicoli positivi che attraverso i loro racconti d’uso, i case study e le testimonianze lasciate possono fornire spunti di crescita anche a livello di storytelling aziendale  e di marketing.

Una narrazione di successi reali, di miglioramento continuo diventa così un elemento positivo su tutta la filiera andando dai potenziali investitori, fino ai clienti finali e passando ovviamente anche per i partner commerciali.

Nel contesto di vita di una startup allora gli early adopter possono offrire allo startupper sputi preziosi per il materiale comunicativo, nati dall’uso diretto e dalla sperimentazione con il prodotto/servizio, che difficilmente possono essere creati solamente dal team interno.

Vi è anche un processo evolutivo della startup che questi utenti possono favorire: osservano le modalità d’uso e fanno richieste specifiche arrivando così a svelare segmenti di mercato trascurati, permettono lanci di varianti con caratteristiche modulari e molto altro.

Infine, se ci pensi bene sono alleati preziosi per trasformare il rischio imprenditoriale in un successo controllato e riducono le probabilità di errori strategici arrivando a garantire un corretto allineamento tra offerta e bisogni del mercato.

Strategie efficaci per identificare e coinvolgere early adopter

Trovare gli early adopter ideali per una startup vuol dire designare, prima di tutto, un profilo target. Questo può essere fatto seguendo alcuni passaggi chiave:

  • Comprendere quali sono le passioni del settore di interesse;
  • Scegliere canali di comunicazione privilegiati;
  • Comprendere quelli che sono i comportamenti di ricerca del settore target.

Solo con una mappa precisa degli interessi e delle abitudini digitali è possibile colpire quelli che sono i contesti ad alta concentrazione di innovatori, così da attrarre gli utenti giusti. Gli early adopter si distinguono, infatti, nettamente da tutti gli utenti che si incontrano nelle fasi successive per profondità, coinvolgimento, attitudine verso il rischio e atteggiamento verso il prodotto.

Ed è per questo che i canali di discussione specialistica sono un elemento imprescindibile, per trovare persone motivate e decise a collaborare, anche se questo vuol dire setacciare le piattaforme dedicate, i gruppi ristretti sui social e i diversi canali di informazione preferiti dal target di riferimento.

In questo modo la startup può capire quali sono le esigenze non soddisfatte della nicchia, partecipare alle conversazioni con contributi di valore e costruire tramite dati utili e spunti di riflessione una reputazione che facilita l’avvicinamento di potenziali early adopter.

Dove cercarli: community, eventi e canali digitali

I “terreni di caccia” dove ricercare gli early adopter ideali non sono tanti e le community online rappresentano un ottimo inizio. Le piattaforme di discussione verticale, i gruppi di settore, i forum dedicati al mondo delle startup, sono luoghi ricchi di conversazioni stimolanti su soluzioni emergenti e problemi aperti.

Anche gli eventi fisici e virtuali sono un ottimo luogo dove individuare e reclutare gli innovatori. Meetup, hackathon e seminari sono luoghi dove incontrare direttamente i professionisti e creare con loro networking interessanti e capaci di sfociare in collaborazioni spontanee.

Non vanno poi trascurati i propri mezzi di comunicazione, una startup può attirare innovatori anche tramite un blog aziendale SEO e con approfondimenti di valore oppure con una newsletter personalizzata e segmentata con precisione.

Come attirare l’attenzione: offerte, accessi esclusivi e feedback

Una cosa indispensabile da capire è che per attrarre gli early adopter non serve la promozione commerciale, serve il dialogo costante e lo scambio di esperienze. Offrire esperienze esclusive come:

  • L’accesso anticipato di qualsiasi tipo a prodotti o servizi;
  • L’accesso a sessioni di co-design;
  • Eventi riservati.

Aiuta ad attrarre potenziali utenti di alto valore e stimola una reazione in chi è già curioso di natura e vuole emergere come un pioniere.

Per chiudere riconoscere pubblicamente l’impegno di questi utenti, valorizzarne i contribuiti e menzionarli in conference, webinar o white paper aiuta a coinvolgerli ulteriormente e a legare il nome aziendale a persone di riferimento del settore.

Non esiste incentivo più potente per un utente di questo tipo che sentirsi parte integrante del percorso di sviluppo. Offrire lor un canale diretto per la raccolta di feedback strutturati, attraverso questionari mirati o sessioni di confronto, dimostra interesse autentico verso le loro opinioni.

L’implementazione di un loop continuo di feedback, con aggiornamenti regolari sulle modifiche introdotte grazie ai suggerimenti ricevuti, mantiene alto il livello di coinvolgimento e fiducia. Infatti, a differenza dei consumatori di massa gli early adopter vedono ogni imperfezione non come un palese ostacolo, ma come una opportunità per contribuire concretamente all’evoluzione di una startup ed è in questo che devono sentirsi stimolati, ascoltati e compresi.

Early adopter e startup: un connubio vincente

Il successo di una startup passa, in modo inequivocabile, dalla qualità dei suoi primi sostenitori. Comprendere allora questo tipo di utenti così particolari, saperlj motivare e guidare per il bene di un’azienda che nasce è fondamentale per ritrovarsi in mano un prodotto vincente.

Attraverso la conoscenza degli early adopter e su come motivare il loro coinvolgimento è possibile avere partner strategici di sviluppo e costruire una reputazione aziendale tanto solida da attrarre nuovi utenti, nuovi partner e anche qualora ne fosse necessario degli investitori.

Gli early adopter devono essere motivati attraverso un ascolto attivo dei loro feedback e delle loro esigenze, in questo modo è possibile fare di loro il motore di una diffusione organica e affidabile del proprio prodotto e di una continua innovazione che permetta di migliorare la startup e i suoi processi rispondendo sempre meglio alle necessità della propria nicchia e di mercati collaterali.

Infine, non va dimenticato l’aiuto che questi feedback possono dare nella scoperta di nuove modalità di comunicazione di marketing: sono aiuti preziosi che provengono da chi ha testato un prodotto, servizio o piattaforma e sa bene, come esperto, a quali esigenze risponde.

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