Nel mondo iper connesso e sempre di fretta in cui viviamo l’intelligenza sociale sta scemando, tendiamo troppo spesso a isolarci e sviluppiamo un modo di pensare associato all’accrescimento dei benefit personali piuttosto che al benessere sociale. Purtroppo questa mentalità è figlia di un modo di pensare sempre più aziendale e meno personale.
Abbiamo tralasciato il nostro benessere mentale e spesso anche la qualità di vita sociale. Il benessere di ognuno di ogni individuo dipende in gran parte da quanto le persone, sia adulti che bambini, siano in grado di collaborare e aiutarsi l’un l’altro.
Il nostro ruolo sociale non dovrebbe essere ridotto a questioni di potere sugli altri, capacità di influenzare e di decidere per gli altri, piuttosto ciò che fa davvero bene è la capacità di sostenere chi ne ha bisogno, aiutare chi si trova in difficoltà, guidare, dialogare e condividere con gli altri.
Solo così è possibile sviluppare un’intelligenza sociale capace di farci muovere meglio all’interno del mondo e delle sue dinamiche. Le azioni prosociali sono insite nel nostro DNA di mammiferi, mentre le capacità di cooperazione sono caratteristiche tipicamente umane. La cooperazione non è altro che la capacità di vivere e collaborare all’interno di un gruppo per favorire non l’interesse del singolo ma la sopravvivenza del gruppo stesso.
Oggi il mondo del lavoro è in costante evoluzione: da una parte le tecnologie digitali come l’Intelligenza Artificiale hanno già cambiato il nostro modo di approcciare al lavoro e al cliente, dall’altro la sfrenata rincorsa al successo tipica di un sistema capitalista ci rende sempre più orientati all’ottimizzazione che al benessere.
In realtà, per consentire uno sviluppo sostenibile di qualsiasi tipo di business, oltre che personale, è indispensabile considerare fattori come l’intelligenza emotiva, l’intelligenza sociale, la cooperazione e la condivisione, tutti presupposti utili
Il valore delle competenze sociali nell’innovazione e nel lavoro
Se pensiamo alla cooperazione all’interno dei gruppi relazionali ci rendiamo subito conto di quale sia il valore delle competenze sociali all’interno di qualsiasi business. Al di là dell’impostazione capitalistica, un business nasce e si sviluppa proprio per supplire un bisogno necessario, va a colmare un’esigenza dietro pagamento. Conoscere quali sono i bisogni e le necessità delle persone è fondamentale per creare un’impresa redditizia e anche virtuosa.
All’interno dell’azienda, poi, la collaborazione e la condivisione con il team sono fondamentali per permettere di ottimizzare il lavoro e mantenere l’azienda performante. Alla base di questo sviluppo vi è l’intelligenza emotiva.
Cooperare vuol dire raggiungere uno scopo comune tramite l’azione congiunta di due individui. Per cooperare due persone devono saper condividere informazioni, distribuire risorse e raccontare le proprie esperienze.
In un contesto sociale come quello del lavoro, sviluppare un’intelligenza emotiva permette di raggiungere traguardi più elevati in maniera più efficiente. In un gruppo, è importante saper distribuire i compiti in base alle capacità di ognuno, così come a scuola o nei gruppi in generale, ogni persona che fa la propria parte è il tassello che aiuta il team a raggiungere un obiettivo comune.
Intelligenza sociale e collaborazione nei team
L’intelligenza sociale può essere di aiuto non solo nel lavoro ma anche nella vita: saper comprendere e gestire le relazioni interpersonali in modo efficace permette di sviluppare la consapevolezza di sé e di saper gestire meglio le emozioni. In pratica, con l’intelligenza sociale ci si riferisce alla comprensione delle emozioni degli altri, all’empatia, ovvero la capacità di mettersi nei panni degli altri e comprendere i loro sentimenti.
Capacità come l’intelligenza sociale, la collaborazione, il saper comunicare in maniera efficace ed entrare in empatia con gli altri, permettono di sviluppare una buona capacità di leadership, ad esempio, dove è necessario motivare il team e saper prendere decisioni. L’intelligenza sociale è fondamentale per saper gestire i conflitti sul posto di lavoro nonché creare un ambiente collaborativo armonioso, favorendo la produttività e di rimando il successo del business.
L’intelligenza sociale permette inoltre di creare relazioni positive, evitare i fraintendimenti, migliorare la qualità di vita sul lavoro e anche fuori. Per questo l’empatia è fondamentale: quando si riescono a comprendere le emozioni e le esigenze degli altri come fossero proprie, si è capaci di inserirsi in un contesto altro, sperimentando una situazione che non ci appartiene ma che possiamo finalmente comprendere.
Spesso questo accade quando si legge una storia, un romanzo, ci si immedesima nelle vicende dei protagonisti, si ascoltano i loro sentimenti e si partecipa alle loro decisioni. Così avviene anche nella realtà delle persone particolarmente ematiche, persone che quotidianamente si interfacciano con l’altro in maniera costruttiva e completa per costruire relazioni interpersonali che siano vere e durature.
La connessione con l’altro costituisce la base per il nostro benessere emotivo e per la felicità. Siamo animali profondamente sociali e quando la nostra mente è completamente distaccata dagli altri e concentrata sul benessere personale a qualsiasi costo, si crea un ambiente negativo, privo di valore e sterile, che sia in termini professionali o personali.
5 caratteristiche da sviluppare per ottenere un’intelligenza sociale efficace
Le caratteristiche di un’intelligenza sociale sviluppata che possono migliorare l’ambiente del team si possono così riassumere:
- Empatia e capacità di comprendere i sentimenti degli altri;
- Ascolto attivo senza manie di protagonismo;
- Comunicazione chiara per far comprendere agli altri in maniera adeguata le proprie esigenze;
- Consapevolezza e rispetto delle differenze, delle capacità altrui;
- Capacità di affrontare gli altri e chiarire i conflitti in maniera equa e giusta.
Perché la condivisione potenzia l’efficienza e la creatività

Un clima positivo, generato attraverso pratiche di collaborazione, cooperazione e condivisione, genera un ambiente propositivo, creativo, generativo. E la creatività è alla base di ogni tipo di innovazione. La creatività è la capacità di generare idee, sviluppare progetti nuovi, collegare quello che prima non sembrava collegato, pensare lateralmente.
Queste sono tutte abilità indispensabili all’interno di una startup, di un’azienda che voglia dirsi davvero competitiva in termini di innovazione, per questo è importante sviluppare l’intelligenza emotiva dei propri dipendenti e rendere le relazioni interpersonali più chiare, leggere, piacevoli e positive.
Le idee creative provengono da team che lavorano in maniera proattiva, ambienti dinamici, dove la leadership è assegnata a chi conosce le esigenze di tutti e le rispetta, e dove le conoscenze sono condivise. Solo questi gruppi riescono a lasciare le rigidità e i conflitti alle spalle, muovendosi verso il progresso.
Viviamo in un mondo ricco di incertezze e complessità, incertezze e paure che sono sempre esistite ma che sembrano essere più difficili da affrontare. Per farlo, è necessario sapere di poter contare sull’altro per superare momenti difficili insieme, adattarci al cambiamento costante che viviamo e saper affrontare la vita in maniera più leggera capendo che il nostro peso, in fondo, è un peso comune.
Da questa consapevolezza nascono nuove idee e servizi davvero utili alle persone, all’ambiente e al mercato. Concentrarsi solo sul marketing andando a creare esigenze piuttosto che colmare i bisogni, pur di guadagnare, non è fruttuoso né economicamente né personalmente poiché si andranno a reiterare comportamenti asociali, negativi e sterili.
Come sviluppare una cultura basata sulla cooperazione
Spesso le capacità cooperative si sviluppano a partire delle scuole primarie dovei i bambini sono spinti alla collaborazione, a creare progetti di gruppo, a sviluppare il rapporto con l’altro che permette loro di sviluppare anche una migliore conoscenza di se stessi.
Per sviluppare una cultura basata sulla cooperazione all’interno del team di lavoro è invece necessario creare un ambiente aperto, dove ognuno possa esprimere le proprie idee senza paura del giudizio o del licenziamento.
Inoltre, basta inserire nelle ore di lavoro anche degli incentivi creativi che mirino allo sviluppo del lavoro collettivo attraverso il gioco, l’apprendimento o la sfida.
Esempi aziendali e strumenti per facilitare il lavoro collettivo
Fare team building è più semplice di quanto si pensi. Ogni azienda o imprenditore che sia deve considerare al primo posto il benessere del proprio team e incentivare attività che prevedano sforzi collaborativi e divertimento, ma anche costruzione e sviluppo di capacità individuali, sfida e condivisione.
In alcuni casi si parla di pratiche extra lavorative, ideali per far divertire il team facilitando dinamiche come il lavoro di squadra, comunicazione e gestione del confronto e del feedback. Alcune attività potrebbero essere di tipo sportivo, ovviamente, con squadre che devono raggiungere obiettivi comuni e sfidarsi, giochi in cui è fondamentale mantenere la comunicazione aperta.
Bisogna scegliere uno sport che sia adatto alle condizioni fisiche di tutto il team, sport competitivi ma anche divertenti, che possano stimolare l’integrazione dei membri del team. Non devono mancare anche opportunità per mettere alla prova i dipendenti con Escape Room personalizzate, dove la collaborazione è indispensabile per la salvezza e la vittoria, ma anche attività più rilassanti, ad esempio di tipo culinario con degustazioni etc.
Le attività di volontariato possono essere una buona pratica per avvicinare i membri della squadra verso un bene comune, ad esempio il volontariato ambientale è utile sia all’ambiente che al team.
Per sviluppare le doti creative è invece possibile optare per qualcosa di artistico, ad esempio un corso di pittura, una mostra fotografica, il re-design dell’ufficio, oppure tante piccole attività che stimolino la loro cooperazione in maniera attiva e creativa.
Leadership empatica e ambienti di lavoro inclusivi

Ogni gruppo necessita di un capo, ma in cima alla piramide deve essere posizionato colui o colei che sappia riconoscere il valore e l’importanza dell’intelligenza sociale, dell’empatia e della cooperazione all’interno del team. Senza una guida adeguata, è più difficile raggiungere i traguardi stabiliti e lavorare insieme nel lungo termine.
Una buona leadership è quella che permette a tutti di sentirsi a proprio agio nella quotidianità del lavoro anche se c’è una mancanza ad esempio un problema comunicativo, emotivo, fisico. Tutti devono sentirsi inclusi nel gruppo, parte integrante di qualcosa, il contributo di ognuno è necessario.
L’inclusività è un tema cardine di qualsiasi gruppo sociale e professionale. In un mondo che corre veloce spesso dimentichiamo che la vera innovazione non nasce solo dai dati o dalle tecnologie, ma dalle idee condivise, le soluzioni comuni, le integrazioni. Cooperare non è perdere tempo, è un investimento su creatività, umanità e futuro. Il vero valore di un’azienda non si misura solo nei risultati ma nelle relazioni che durano nel tempo.